Oggi è Santa Lucia, così le bimbe mettono sul davanzale dei biscottini, acqua e bigliettini per Santa Lucia,e paglia per l' asinello, per potersi rinfocillare quando passerà...
Nel mio paese, la tradizione vuole che per Santa Lucia , si mangi solo cuccia, ma dopo aver raccontato alle bimbe la fiaba di Santa Lucia, a casa nostra aspettiamo impasienti la visita della santa e del suo asinello...
Nel mio paese, la tradizione vuole che per Santa Lucia , si mangi solo cuccia, ma dopo aver raccontato alle bimbe la fiaba di Santa Lucia, a casa nostra aspettiamo impasienti la visita della santa e del suo asinello...
Questa è la fiaba che leggo alle bambine per Santa Lucia tratta da www.ilpaesedeibambinichesorridono.it e queste immagini sono state scattate a Siracusa nel duomo in cui si trova questa spettacolare statua argentea della Santa
" Quando S. Lucia salì in
cielo, tutti si meravigliarono nel veder arrivare una persona così giovane. Ben
presto la Santa con i suoi modi dolci ed i suoi occhi pieni di luce conquistò
tutti e, persino lo scontroso S. Pietro si prese cura di lei come fanno i nonni
con i nipoti.Così trascorrevano i giorni allietati di serenità e pace e Lucia si godeva questa
sublime situazione, riflettendo su quanto fossero lontane da lei le sofferenze e
la cattiveria che regnavano sulla Terra. S. Pietro, che nonostante la sua lunga
barba bianca, aveva ancora una vista acutissima, si accorse che un sottile velo
di tristezza si era posato sugli occhi celestiali di Lucia e, così, decise di
chiamarla a sé per parlarle. S. Lucia gli disse che avrebbe tanto desiderato
anche per un solo minuto poter rivedere il suo paese in Sicilia e i suoi
poveri.S. Pietro, fu talmente
colpito da quella richiesta che passò giorni e notti fra le morbide nuvole del
Paradiso a pensare come potesse esaudire il suo desiderio, finché prese
coraggio e decise di parlarne col Padre Eterno. S'incamminò un po' timoroso e
quando fu da Lui espose la richiesta tenendo sempre china la testa in segno di
profondo rispetto. S. Pietro restò immobile ad aspettare una risposta poi,
inaspettatamente, udì uno strano e metallico tintinnio; socchiuse gli occhi e
vide che il buon Dio teneva in mano una piccola chiave d'oro. "Tieni Pietro,
questa é la chiave che apre una finestrella che dà sul mondo, prendila e portala
a S. Lucia" disse il Signore. S. Pietro fu così meravigliato che afferrò la
chiave e corse come un ragazzino a cercare la sua Santa bambina, felice di aver
esaudito il suo desiderio. Immediatamente gli occhi della santa s'illuminarono e
i due salirono su di una nuvoletta che li portò alla magica finestrella. Quando
arrivarono, Lucia con la mano tremante, infilò la chiave nella fessura e, come
d'incanto, le apparve laggiù il mondo.La giovane fu soddisfatta di quella
visione e, per lungo tempo,non desiderò più aprire gli occhi sulle cose terrene. Una notte però, il suo sonno venne turbato da lontani
lamenti e pianti. Lucia, preoccupata decise di prendere la chiave per vedere
cosa stesse accadendo. Fu in quel momento che la santa vide tutte le cose
ingiuste, la vita dissoluta, il male, ma soprattutto vide bambini che soffrivano
e piangevano. Rammaricata richiuse piano la finestrella e, una profonda
tristezza, calò sui suoi dolcissimi occhi celesti.Lucia sperava di vedere
presto migliorare le cose sulla Terra; la sofferenza dei bambini l'angosciava
tantissimo, non sopportando che proprio loro, così immacolati ed indifesi,
potessero subire angherie fisiche o morali da parte degli adulti. S.Pietro nel
frattempo la osservava in silenzio e, notava man mano che passavano le giornate, il
mutamento d'umore di Lucia.Nemmeno al Padre Eterno passò inosservata la cosa e
decise di chiamare S. Pietro. "Caro Pietro," disse il Signore "Io so quello che
turba S. Lucia. Ella soffre per i patimenti dei bambini e le privazioni alle
quali sono sottoposti."disse ed aggiunse: " Ho deciso, daremo l'incarico proprio
a Lei di portare una volta all'anno un po' di allegria sulla Terra e, tu Pietro,
le dirai che il Signore l'autorizza a scendere il giorno del suo martirio cioè
il 13 dicembre per portare doni a tutti i bambini della Terra. Ora vai, corri,
voglio che torni la luce in quei santi occhi." S. Pietro fu talmente felice,
che, abbracciò il Signore e poi si affrettò a cercare Lucia per darle la
bellissima notizia. Subito la santa rimase incredula, ma poi si convinse
riempiendosi il cuore di letizia. Ormai mancavano pochi giorni al 13 dicembre,
ma Lucia capì ben presto che non disponeva di nulla ed, in Paradiso, non
esistevano né pasticcerie, né negozi di giocattoli. Questa volta S. Pietro fu
veramente geniale; chiamò S. Lucia e la invitò a prendere la chiave d'oro
dicendole di seguirlo."Apri la finestrella e guarda bene"disse Pietro. "Vedi là
nello spazio?Eccolo, lì c'é un cavallino,
Oggi a casa mia si mangia cuccia col vino cotto.
una bambola, un trenino, là c'é una trombetta, una trottola, li vedi? Sai cosa
sono tutti quei giochi? Sono i giochi superflui, inutili, abbandonati e
dimenticati dai bambini viziati e mai contenti. I giochi sono come le persone,
cercano compagnia e, se nessuno li vuole più, preferiscono andare nello spazio,
sperando d'incontrare qualche bimbo disposto a giocare con loro.. su' dai forza,
prendine quanti ne vuoi e portali a chi ne ha veramente bisogno" concluse
Pietro. "Oh, nonno Pietro, grazie, grazie di cuore" disse S. Lucia e cominciò ad
afferrare tutti quei giocattoli abbandonati. La santa lavorò fino alla sera del
12 dicembre e mise tutti i giocattoli in grandi sacchi che appoggiò sulle
spalle. Ma cara Lucia, così non arriverai mai con tutto quel carico,pesa troppo"
disse Pietro e col suo vocione esclamò: " C'é qualcuno qui che sarebbe disposto
ad aiutare S. Lucia?" "Iho...Iho..."Tu, mio dolce asinello? Se a Lucia va bene,
andrà bene anche a me" disse Pietro guardando la santa. "Bravo asinello, tu
sarai il mio fedele accompagnatore, vedrai, quando ci vedranno i bambini che
gioia sarà per loro"disse Lucia accarezzando la generosa bestiola. Ecco come
nacque il viaggio di S. Lucia e del suo asinello; da allora non hanno mai
mancato all'appuntamento ogni 13 dicembre con i bambini buoni e
bravi."Ma che cos' è la cuccia?Altro non è che chicchi di grano cotto, cioè si mette a bollire per un paio d' ore , dopo però essere stato in ammollo una notte.LaLllllll
Che bella storia non la conoscevo, ottima per i bimbi d'oggi un po' tutti viziati con tutti i giochi che hanno.
RispondiEliminaBuon Santa Lucia
bellissima storia,non avevo idea che anche in Italia si festeggiasse S.Lucia
RispondiEliminaAuguri
Che storia bellissima!
RispondiEliminaSapevo della festa di S. Lucia ma non di queste belle tradizioni...
Grazie a te per avercele raccontate e... ci dai la ricetta della cuccia, che voglio fare una sorpresa a mia suocera? ;))
polepole
questa storia non la conoscevo.....è bellissima...aspetto il post del pacco dello swap:-) un bacio
RispondiEliminaAnnamaria